Tra i molti piatti tipici e poveri della tradizione trentina, sicuramente un posto importante è occupato dalla polenta. Piatto nordico per eccellenza, è anche a pensarci bene il più povero tra i poveri: farina di mais, acqua e sale ne sono gli unici ingredienti. Di semplicissima realizzazione, è stata poi declinata in numerose ricette con infinite variazioni e arricchimenti ma rimane comunque alla base di una cucina tradizionale in cui viene spesso preparata per accompagnare carni, funghi e formaggi.
GLI INGREDIENTI (circa 4 persone)
400gr di farina di mais, mais bianco (prodotto da una varietà di mais coltivata nel vicentino) o grano saraceno
Circa 1,5 lt di acqua
Sale
LA RICETTA
Portare l’acqua a ebollizione in un paiolo di rame o pentola antiaderente con fondo spesso. Quando bolle, aggiungere la farina a pioggia mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. Abbassare la fiamma e continuare a mescolare finché la farina avrà assorbito tutta l’acqua. Tenderà a schizzare fuori dalla pentola e sarà bollente, quindi aiutatevi con un coperchio. Lasciar cuocere per circa 50 minuti a fuoco basso mescolando spesso con l’apposita paletta di legno o con un mestolo. Quando la crosta inizierà a staccarsi dalle pareti del paiolo la polenta sarà cotta. Scodellare su un tagliere e servire ben calda.
VARIAZIONI
La polenta “smalzada “: si ottiene facendo una polenta di grano saraceno e poi condendola con burro fuso. Si può aggiungere anche una cipolla tagliata molto sottile e fatta stufare in padella con burro, sale e pepe.
La polenta carbonera: verso fine cottura aggiungere 300g di formaggio saporito, 300g di salsiccia o pancetta saltate in padella per renderle croccanti e 200g di grana grattugiato. Servire quando i formaggi saranno ben sciolti e filanti.
Polenta con funghi porcini: cuocere i porcini a parte con aglio, prezzemolo, sale, pepe e olio e aggiungerli alla polenta a fine cottura.
Le classiche variazioni possono anche comprendere salsiccia, gorgonzola, funghi misti o speck. Per ottenere una parte croccante si consiglia di far saltare le carni in padella altrimenti si lesseranno se cotte insieme alla polenta.
Una ricetta sfiziosa di origini venete consiste nel far saltare schile (anche dette schie o gamberi di laguna) o piccoli gamberetti di mare o di fiume nel burro con un po’ di sale e pepe, unirli a una salsa di pomodoro dolce preparata separatamente e servire una porzione di polenta con al centro il composto.
E come per ogni buon piatto tradizionale che si rispetti, non si butta via niente! La polenta avanzata potrà essere tagliata a fette e scaldata al microonde coperta con formaggio o affettati, gustata passata in forno o saltata in padella con un po’ di burro finché la superficie diventa croccante e per i più piccoli anche servita ricoperta di marmellata e zucchero. Se vi avanzano anche alcune patate lesse, potete passarle in padella con burro, sale, pepe, cipolla tagliata sottile, pancetta rosolata e pezzetti di polenta avanzata per un piatto nutriente e gustoso.
La consistenza della polenta varia a seconda dei gusti e dei piatti a cui verrà accostata. Nel caso di gamberetti e formaggi si preferisce una polenta più morbida mentre se viene servita con selvaggina, carni o salumi meglio prediligere un impasto più consistente. Per una polenta più morbida è meglio preferire farine a grana più sottile mentre da quelle medie e grosse si otterrà un piatto più consistente e perfetto per essere accostato a sughi corposi.