L'inizio dell'evangelizzazione delle valli del Noce si può stabilire attorno al 397 d.C., quando i missionari Sisinio, Martirio ed Alessandro vennero martirizzati a Sanzeno. A loro è dedicata la Basilica del paese, descritta più in basso. Da allora il cristianesimo andò diffondendosi nelle valli diventando parte integrante della vita quotidiana degli abitanti di ogni ceto sociale e facendo sì che venissero edificati chiese, santuari e cappelle di notevole pregio artistico e architettonico.
Di seguito sono descritti solo alcuni tra questi edifici ma ve ne sono molti altri da scoprire e visitare in ogni paese.
Famosissimo è sicuramente il santuario di San Romedio, esempio di arte cristiana medievale che sorge su uno sperone di roccia alto più di 70 metri. Formato da 5 piccole chiese sovrapposte costruite tra il 1000 e il 1918 e unite tra loro da una gradinata di 131 scalini, è raggiungibile dal suggestivo sentiero scavato nella roccia che parte da Sanzeno. La parte più antica dell'edificio risale al XI secolo e successivamente sono state erette altre tre piccole chiede, due cappelle e sette edicole della Passione. Nella roccia è scavata anche la tomba del Santo e anche le grotte in cui si ritirò in eremitaggio sono ancora esistenti.
Dice la leggenda che San Romedio, dovendo recarsi a Trento, chiese a un discepolo di sellare il suo cavallo. Il discepolo tornò con la notizia che il destriero era stato sbranato da un orso. Poco contento di ciò, Romedio non si scompose e disse al discepolo di sellare l'orso, che per intervento divino si lasciò mettere la sella e divenne la cavalcatura del Santo, che potè quindi proseguire il suo cammino. E' tuttora tradizione che nell'area faunistica che fa parte del santuario venga ospitato un orso. L'esemplare presente oggi era detenuto illegalmente e costretto in una gabbia angusta. Non essendo più possibile reinserirlo in natura, è stato affidato al santuario dove viene nutrito e curato.
All'interno è allestita una mostra permanente che raccoglie i più preziosi tra migliaia di ex voto dedicati al Santo e restaurati, risalenti anche al XV, XVI e XVII secolo.
La Basilica dei Santi Martiri Anauniensi di Sanzeno è un significativo esempio di arte tardogotica in Trentino e sorge sul luogo in cui i tre missionari Sisinio, Martirio ed Alessandro vennero martirizzati. I loro resti vennero conservati in un'urna all'interno della prima chiesa eretta a Sanzeno. Essa venne poi riedificata nel 1472 successivamente al ritrovamento dell'urna.
La basilica contiene affreschi e opere d'arte di notevole importanza ed oltre al forte significato religioso rappresenta un'importante testimonianza della pittura romanica in val di Non.
Su uno sperone lungo il torrente Novella sorge l'Eremo di San Biagio, composto da diversi edifici erettia partire dal XIII secolo e il cui nucleo più antico consiste in una cappella romanica dedicata alla Vergine. La chiesa vera e propria è quattrocentesca ed è stata modificata nei secoli successivi. Dell'eremo fanno parte un ponte con la peculiare caratteristica di essere chiuso da una porta munita di tettoia e un pozzo unico nel suo genere, situato al centro della chiesa e collegato a una falda acquifera. Sono stati ritrovati anche un cippo con iscrizione funeraria risalente all'impero romano e diversi reperti preistorici dell'età del bronzo.
A Fondo, nascosta dalla vegetazione su un colle a pochi passi dal paese, sorge la chiesa di Santa Lucia. Risalente al XIV secolo e ampliata nel Seicento, è raggiungibile con una comoda passeggiata. All'interno affreschi datati attorno al 1380 rappresentano il martirio di santa Lucia. Vengono attribuiti ad un artista sconosciuto ma probabilmente originario dell'area veronese-vicentina.
A Fondo è ben radicata la tradizione della festa di Santa Lucia. Ogni anno il 13 dicembre la Santa, impersonificata da una ragazza scelta tra i coscritti di quell'anno e che indossa un abito bianco e un pesante velo a coprirle il viso, percorre le vie del paese con il tradizionale asinello seguita da un corteo di grandi e piccini muniti di lanterna. Una volta arrivata alla piazza del paese, distribuisce ai bambini sacchettini con dolci e frutta.
Il Santuario della Madonna di Senale si trova poco dopo il confine con il territorio altoatesino, a 5km dal passo delle Palade. Viene menzionata per la prima volta nel 1194 come convento e dal XII secolo è meta di pellegrinaggio. La struttura è molto semplice mentre l'interno è ricco di elementi in stile barocco e gotico ed ospita un organo costruito nel 1868 riutilizzando anche parti di quello precedente, risalente al 1668. Una parete del santuario ospita i numerosi ex voto dedicati alla Madonna a cui tuttora i pellegrini si rivolgono per ottenere grazie e miracoli.