Come già detto in un precedente articolo, a partire dal V secolo il territorio del Trentino venne martoriato da una serie di invasioni barbariche provenienti da nord e daest. Solo l’arrivo dei Longobardi nel VIsecolo d.C. riuscì a stabilizzare la situazione. Tuttavia la convivenza non sirivelò facile dal momento che la struttura sociale longobarda si basava su unmodello tribale in cui il villaggio era l’unico insediamento abitativo. Eraguidata da un’aristocrazia formata da maschi adulti liberi e in grado di portarearmi, uomini semiliberi e schiavi. Tutti gli abitanti che non erano proprietariterrieri vennero ridotti in schiavitù ed obbligati a coltivare la terra mentrei territori erano retti da capi guerrieri a cui nel VI secolo venne dato iltitolo di duca.
La necropoli longobarda sul Doss Trento
Uno dei più importanti comandanti militari del periodo longobardo fu il duca di Trento, Evin. Nel 580riuscì a sconfiggere l’esercito dei Franchi che minacciavano i confini e a ottenere il controllo sullavalle dell’Adige e alcune valli limitrofe, recuperando anche il territoriodella val di Non, che si era consegnato spontaneamente al controllo franco. Nonostante l’arretratezza della cultura longobarda rispettoa quella romana, la zona del Trentino rimase un territorio di grande importanzastrategica in quanto cuscinetto tra il regno barbarico a sud e il potente regnodei Franchi Merovingi a nord.